EPIGRAPHICA
PERIODICO INTERNAZIONALE DI EPIGRAFIA
Viale Umberto 52 – 07100 Sassari (Italia), mastinoatt@gmail.com, 079 270035
VI EDIZIONE DEL
Premio Giancarlo Susini
I sottoscritti prof. Attilio Mastino, direttore del periodico internazionale di epigrafia “Epigraphica” e on.le Giacomo Spissu Presidente della Fondazione di Sardegna, sentito l’Editore Carocci per la Collana Epigrafia e Antichità per la VI edizione del Premio per ricordare il prof. Giancarlo Susini, bandita in data 1 maggio 2022 il con il contributo della Fondazione di Sardegna e il Patrocinio della Società Scientifica Scuola archeologica italiana di Cartagine; viste le indicazioni pervenute dalla Commissione giudicatrice nominata in data 16 giugno 2022 e composta dai proff. Alain Bresson, Francesco Camia, Attilio Mastino; rilevato che il Premio (mille euro per opere in corso di stampa, duemila euro per opere incluse nella collana Epigrafia e Antichità) è riservato ad una pubblicazione di epigrafia greca o latina, dattiloscritta oppure già edita presentata da un candidato che non abbia superato i 40 anni di età, come risulta dal bando. Allo scadere dei termini per la presentazione (15 giugno 2022), era pervenuta un’unica opera in fase di pubblicazione.
Preliminarmente la Commissione precisa che per un’opera edita da altro Editore sarà possibile l’inserimento immediato di una fascetta o altra indicazione con la scritta “Opera vincitrice della VI edizione del Premio Giancarlo Susini”.
I commissari hanno esaminato dopo la scadenza del Bando l’opera pervenuta e, dopo attenta discussione, hanno deliberato all’unanimità di attribuire il premio al volume di Angela Cinalli, ΠΤΑΝΟΙΣ ΠΟΣΙΝ. Poeti vaganti, musici e conferenzieri di età ellenistica Parte I – Delo e le Cicladi (in stampa presso l’Editore Quasar con la motivazione che si riporta di seguito, in deroga al bando sul requisito dell’età considerando che l’opera è stata consegnata all’editore nel dicembre 2021).
Angela Cinalli è nata l’8 dicembre 1981 e tra il 2020 e il 2023 è titolare di una borsa Marie Skłodowska Curie, Global Fellowship (MSCA-IF-GF 2018), presso il Center for Hellenic Studies, Harvard University e Roma Sapienza (Codice fiscale CNLNGL81T48A485S, IBAN IT71Z0310403205000000821466).
<< Il titolo del libro di Angela Cinalli, Πτανοῖς ποσίν. Poeti vaganti, musici e docente di età ellenistica. Parte I – Delο e le Cicladi in pubblicazione nella collana «Quaderni dei Seminari romani di cultura greca», diretta dal Prof. Roberto Nicolai, Quasar editore, rende omaggio a un celebre studio di Margherita Guarducci, “Poeti vaganti e conferenzieri dell’età ellenistica: Ricerche di epigrafia greca nel campo della letteratura e del costume” (Mem. Acc. Linc s.6, vol.2, 1927-1929, 629-665). Quasi un secolo dopo, la nuova opera, che è solo la prima di una serie, si propone di raccogliere tutte le testimonianze relative ai poeti, artisti e intellettuali attivi a Delo e nelle Cicladi durante il periodo ellenistico. Ancora una volta si dimostra che la via che unisce letteratura ed epigrafia è fruttuosa ma non facile da percorrere. L’opera si apre con un lungo capitolo introduttivo che definisce chiaramente gli obiettivi della ricerca e mostra la posta in gioco. Poeti, artisti e intellettuali erano in sostanza sempre in movimento. Questo giustifica il riferimento ai “piedi alati” nel titolo dell’opera (secondo l’epigramma dell’araldo e corridore Phorystas, Tanagra IG VII 530, III secolo a.C.), che ovviamente fa riferimento anche agli attributi di Ermes e Perseo. I concorsi di poesia e musica hanno dato a poeti e artisti l’opportunità di misurarsi con i loro coetanei. I discorsi pubblici hanno permesso ai relatori di conquistare un pubblico di dilettanti illuminati. L’introduzione mette in luce anche l’evoluzione storica: un cambiamento avvenne dopo il 166 a.C. con l’acquisizione di Delo da parte di Atene e l’espulsione dei Deli.
L’opera raccoglie per la prima volta in maniera sistematica e analitica tutta la rilevante documentazione epigrafica (decreti onorari, dediche e basi statuarie, epigrammi celebrativi e funerari) relativa all’attività in età ellenistica – a Delo e nelle Cicladi – dei technitai ovvero degli artisti della musica e della scena, sia poeti che interpreti, in ambito letterario musicale, che si spostavano da un centro all’altro del mondo greco seguendo le rotte delineate nelle occasioni festive. Si tratta di figure che solo in rari casi sono note dalle testimonianze letterarie ma che non per questo sono di minor interesse per lo studio della cultura artistica greca, e che contribuiscono a riportare alla luce una ricchissima produzione letteraria ‘popolare’ quasi del tutto perduta, ma di cui è almeno possibile, attraverso il dato epigrafico, cogliere alcuni aspetti, a cominciare dai nomi di questi poeti ‘minori’. Oltre all’indubbia originalità dell’impianto e dell’approccio, e alla sua impressionante esaustività, si segnala la capacità di valorizzare la documentazione epigrafica al fine di dotare di contorni più definiti una parte sommersa della produzione letteraria e più genericamente artistica della Grecia ellenistica. Da questa indagine sistematica emergono nomi di artisti, specialità e rotte artistiche, occasioni celebrative. L’analisi della Cinalli ci riesce adottando una prospettiva che non è solo ed esclusivamente epigrafica, supportata com’è da una solidissima conoscenza della coeva produzione letteraria, con la quale l’opera instaura un dialogo costante (come ci si può rendere conto dall’indice delle fonti a chiusura del volume). In secondo luogo, lo sforzo euristico è supportato da una struttura ben definita e articolata, che da una parte permette all’autrice di organizzare in maniera originale una documentazione ricca e non facile da maneggiare, facilitando così la ricerca dei numerosissimi dati (come dovrebbe essere in ogni opera che sia anche opera di consultazione, come è naturale per i lavori incentrati sulla documentazione epigrafica), ma che dall’altra parte non rifugge, soprattutto nella prima ampia sezione, da un tentativo di sintesi storicamente fondata sul fenomeno degli artisti e intellettuali in movimento in età ellenistica. Il contesto dei documenti può essere agonistico o meno. Come previsto, è dall’isola di Apollo che proviene la stragrande maggioranza dei documenti. Questi sono presentati, tradotti e commentati con cura. Infine, una serie di tabelle, grafici e mappe forniscono una panoramica dei dati raccolti.
La commissione giudicatrice esprime un vivo apprezzamento per l’originalità dell’opera, per gli studi che sono programmati sulla produzione epigrafica delle Cicladi e più in generale il contributo alla storia della letteratura greca in età ellenistica: forse in futuro si riuscirà allora a guardare alla produzione letteraria e artistica cd. “popolare” del mondo greco, rendendo così pienamente giustizia a una ricca, variegata e complessa produzione epigrafica, che attendeva di essere studiata in tutta la sua potenzialità>>.
Il Premio sarà consegnato a Bordeaux il 2 settembre 2022 in occasione del XII Congresso di Epigrafia Greca e Latina e consiste in mille euro.