La scomparsa di Manfred Clauss

LA SCOMPARSA DI MANFRED CLAUSS

La famiglia, i colleghi, gli allievi piangono scomparsa dell’amico e collega Manfred Clauss (16 agosto 1945 – 20 gennaio 2025): ci associamo anche noi e porgiamo le più sentite condoglianze, ricordando il debito della comunità scientifica internazionale, perché – come ha scritto Anne Kolb – ci mancherà moltissimo il suo incredibile duro lavoro, il suo genio e la sua nobile dignità. Già professore di Storia antica alla Johann Wolfgang Goethe-Universität di Francoforte, egli fu promotore di quello straordinario strumento informatico che è l’Epigraphic database Clauss/Slaby. Da trenta anni la digitalizzazione delle iscrizioni ha permesso l’incrocio dei dati, la ricerca parallela dei testi; poi l’edizione di inediti, l’utilizzo di altri 45 database e lo spoglio di centinaia di riviste e pubblicazioni hanno consentito di fare un passo in avanti fondamentale, utile per il nostro lavoro di ricerca: intanto perché l’opera abbraccia l’intero orbe romano e tocca anche paesi collocati fuori dai confini dell’impero; soprattutto dà conto in tempo reale di novità di grandissimo rilievo, come nel caso del mosaico di Achille alla corte di Licomede a Sciro (dalla Tebaide di Stazio) segnalato a Hr. Banis, presso Tarhuna in Libia, che comparve in EDCS ben prima dell’edizione integrale. La dimensione universale dell’ecumene romana è ben testimoniata dalle carte di sintesi dell’EDCS, che consentono una gestione interattiva con la localizzazione del singolo documento e il link verso la scheda epigrafica ; si affiancano così a statistiche incrociate, a grafici, ad approfondimenti locali, sulle istituzioni, sui formulari, sulle tradizioni letterarie. In occasione del recente congresso AIEGL di Bordeaux abbiamo avuto modo di osservare che l’Epigraphik-Datenbank Clauss / Slaby (che oggi dobbiamo soprattutto ad Anne Kolb, Wolfgang A. Slaby, Barbara Woitas, con il patrocinio della Universität Zürich e della  Katholische Universität Eichstätt-Inglostädt ) testimonia i rapporti tra la storia e la geografia e impone di valutare le ragioni che stanno alla base delle differenze sostanziali esistenti tra le province, pur in un ambito di progressiva « romanizzazione ». Oggi abbiamo veri e propri <<marcatori territoriali », come per la collocazione dei miliari stradali o dei cippi di confine (termini) e dei luoghi di ritrovamento dei diplomi militari, perfino dell’instrumentum, trattato con notevole larghezza fino ad arrivare agli oltre 860 mila records e alle oltre 540 mila iscrizioni di questi giorni, con 230 mila foto : tutti documenti che ci fanno conoscere il mondo antico senza intermediazioni, riescono a far emergere usi e costumi locali, consentono di tracciare confini o di scoprire relazioni e rapporti culturali. La sua principale collaboratrice, Anne Kolbe, commossa, ha scritto su EDCS:  << Manfred Clauss war ein Wissenschaftler, der sich in ganz ungewöhnlicher Breite, Umfang (über 25 Monographien und Sammelbände) und Bedeutung um die Erforschung der Geschichte des Altertums vom Alten Ägypten bis zur Digitalisierung inschriftlicher Quellen verdient gemacht hat. Er vertrat das Fach der Alten Geschichte auf Lehrstühlen an den Universitäten in Siegen (1980-84), Eichstätt (1984-87), an der Freien Universität Berlin (1987-93) und schliesslich in Frankfurt am Main (1993-2005). Die besonderen Schwerpunkte seiner Forschung lagen zum einen auf dem Gebiet der antiken Religionsgeschichte, das er durch monographische Studien unter anderem zum Alten Ägypten, Alten Israel, Kaiserkult, Mithras, Christentum in Antike und Moderne erforscht hat. Zum anderen befasste er sich mit Lebenswelt und Politik unterschiedlichster Persönlichkeiten, die er biographisch untersuchte wie Ramses, Kleopatra, Konstantin, Athanasius, die römischen Kaiser. Weitere Studien galten der antiken Staatlichkeit im Alten Ägypten, Alten Israel, Sparta und im spätantiken Rom. Sein Herzensthema aber waren die lateinischen Inschriften. Neben einer Vielzahl von Detailstudien hat er sich durch Begründung der weltweit führenden Datenbank epigraphischer Zeugnisse (EDCS) um die Bewahrung und Nutzung der Inschriften in digitaler Form herausragende Verdienste erworben.
Seine unglaubliche Arbeitskraft, Genialität und noble Würde werden uns schmerzlich fehlen>>.
Sit tibi terra levis. Attilio Mastino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *